Passi di speranza, insieme a Gesù con Pietro Marcellino Corradini

Via Crucis ispirato al tema del Giubileo 2025 ” Pellegrini di Speranza.

A cura della Superiora generale, madre Eleonora Francesca Alongi

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Presidente

Può sembrare strano invocare la speranza nel contesto di una Via Crucis, la Via dolorosa. Ma la nostra speranza è Gesù: lontano da Lui la nostra vita cade nella disperazione; accanto a Lui invece trova senso, anche quando la strada si fa difficile, pericolosa, impegnativa.

Compiamo, dunque, questo cammino a piccoli passi, pronte a rendere ragione della speranza che abita in noi. Ci accompagneranno il Vangelo di Giovanni e il venerabile Pietro Marcellino Corradini, anche lui uomo di indomita speranza, oltre che di carità fervida ed operosa.

Dio che è nostro Padre ci faccia sperimentare la forza trasformante del suo amore e della sua consolazione.


Preghiera iniziale

Passo dopo passo, Signore,

seguiremo il tuo cammino verso la croce.

Il tuo dono, frutto dell’Amore,

sia ancora una volta sostegno per chi soffre,

luce per chi cerca la propria strada,

braccia spalancate per chi

pensa di essere abbandonato al proprio destino.

Sulla croce non c’è un uomo morto,

ma un uomo che sta per risorgere.

Da ciò nasce la nostra speranza:

noi crediamo in Te, uomo della croce,

tu ci sostieni e ci indichi la strada. Amen.

Prima stazione: Gesù viene arrestato

Quando arrestiamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Detto questo, Gesù uscì con i suoi discepoli e andò di là dal torrente Cèdron, dove c’era un giardino. […] Giuda, preso un distaccamento di soldati e delle guardie fornite dai sommi sacerdoti e dai farisei, si recò là con lanterne, torce e armi. Gesù allora, conoscendo tutto quello che gli doveva accadere, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». […] Appena disse «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto che sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano». Perché s’adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». 

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Perché siamo fedeli nel custodire i bambini, i giovani, le consorelle della comunità, che tu ci hai affidato come un tesoro prezioso:

Tutte Liberaci dalla tentazione di arrestare la speranza!

Sol.    Perché il nostro amore sia capace di andare al di là delle apparenze, per scorgere nell’altro il tuo volto bellissimo, anche se povero e sporco:

Tutte Liberaci dalla tentazione di arrestare la speranza!

Sol.    Perché facciamo tutto solo per amore, desiderando che i nostri ragazzi, le nostre comunità crescano alla tua statura, secondo il tuo cuore:

Tutte Liberaci dalla tentazione di arrestare la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Seconda stazione: Pietro rinnega il suo Maestro

Quando rinneghiamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Intanto Simon Pietro seguiva Gesù insieme con un altro discepolo. Questo discepolo era conosciuto dal sommo sacerdote e perciò entrò con Gesù nel cortile del sommo sacerdote; Pietro invece si fermò fuori, vicino alla porta. [..] Gli dissero: «Non sei anche tu dei suoi discepoli?». Egli lo negò e disse: «Non lo sono». Ma uno dei servi del sommo sacerdote […] disse: «Non ti ho forse visto con lui nel giardino?». Pietro negò di nuovo, e subito un gallo cantò.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Quando non sappiamo spogliarci di noi stesse, del delirio di onnipotenza che a volte offusca il nostro cuore e non siamo coerenti con il progetto di vita che abbiamo abbracciato:

Tutte Liberaci dalla tentazione di rinnegare la speranza!

Sol.    Quando non abbiamo il coraggio di scorgerti negli avvenimenti della nostra vita e non sappiamo amarti nelle persone che ci metti accanto:

Tutte Liberaci dalla tentazione di rinnegare la speranza!

Sol.    Quando abbiamo paura di gridare al mondo che vogliamo vivere solo di Te che sei per noi Padre, Madre, Fratello, Sorella e Sposo:

Tutte Liberaci dalla tentazione di rinnegare la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Terza stazione: Gesù davanti a Pilato

Quando giudichiamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Allora condussero Gesù dalla casa di Caifa nel pretorio. Era l’alba ed essi non vollero entrare nel pretorio per non contaminarsi e poter mangiare la Pasqua. Uscì dunque Pilato verso di loro e domandò: «Che accusa portate contro quest’uomo?». Gli risposero: «Se non fosse un malfattore, non te l’avremmo consegnato». Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge!». Gli risposero i Giudei: «A noi non è consentito mettere a morte nessuno». [Allora Pilato, dopo aver interrogato Gesù] disse loro: «Io non trovo in lui nessuna colpa. Vi è tra voi l’usanza che io vi liberi uno per la Pasqua: volete dunque che io vi liberi il re dei Giudei?». Allora essi gridarono di nuovo: «Non costui, ma Barabba!». Barabba era un brigante.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Quando alimentiamo tra di noi sentimenti di disprezzo o di avversione:

Tutte Liberaci dalla tentazione di giudicare la speranza!

Sol.    Quando non sappiamo valorizzare le abilità e le capacità nascoste delle nostre consorelle:

Tutte Liberaci dalla tentazione di giudicare la speranza!

Sol.    Quando non sappiamo edificarci l’una l’altra, incoraggiandoci ad amare Te, che sei amore fuori misura:

Tutte Liberaci dalla tentazione di giudicare la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Quarta stazione: Gesù è condannato a morte

Quando condanniamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Allora Pilato fece prendere Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: «Salve, re dei Giudei!». E gli davano schiaffi. Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa». Allora Gesù uscì, portando la corona di spine e il mantello di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l’uomo!». Al vederlo i sommi sacerdoti e le guardie gridarono: «Crocifiggilo, crocifiggilo!». […] Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Per tutte le volte che non sappiamo amare con amore puro e disinteressato, più con le opere e non con le parole:

Tutte Liberaci dalla tentazione di condannare la speranza!

Sol.    Per tutte le volte che non sappiamo essere misericordiose e ci arrovelliamo a vedere negli altri soltanto i difetti e non i loro pregi:

Tutte Liberaci dalla tentazione di condannare la speranza!

Sol.    Per tutte le volte che ci abbandoniamo facilmente al pettegolezzo e il nostro modo di parlare, il tono della nostra voce, esprimono rabbia e rancore:

Tutte Liberaci dalla tentazione di condannare la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Quinta stazione: Gesù è crocifisso

Quando crocifiggiamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall’altra, e Gesù nel mezzo. Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». 

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Quando riceviamo qualche sgarbo:

Tutte Liberaci dalla tentazione di crocifiggere la speranza!

Sol.    Quando ci lasciamo andare alla lamentela e al disfattismo:

Tutte Liberaci dalla tentazione di crocifiggere la speranza!

Sol.    Quando ci chiudiamo al perdono piuttosto che guardare al tuo cuore trafitto per noi:

Tutte Liberaci dalla tentazione di crocifiggere la speranza!

Sol.    Quando ci viene data la possibilità di essere migliori, gioiose ed affabili nelle relazioni tra di noi:

Tutte Liberaci dalla tentazione di crocifiggere la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Sesta stazione: Le vesti di Gesù

Quando dividiamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunica era senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò dissero tra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Quando non abbiamo il coraggio di chiedere scusa:

Tutte Liberaci dalla tentazione di dividere la speranza!

Sol.    Quando non cerchiamo la pace tra di noi o nei nostri ambienti di lavoro:

Tutte Liberaci dalla tentazione di dividere la speranza!

Sol.    Quando non sappiamo costruire l’unità anche se a piccoli passi:

Tutte Liberaci dalla tentazione di crocifiggere la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Settima stazione: Gesù e sua madre

Quando prendiamo la speranza in casa nostra

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini (cfr. Costituzioni 1729):

Sol.    Perché come Maria teniamo sempre accesa la lampada dell’accoglienza e della testimonianza:

Tutte Fa’ che la speranza abiti tra di noi!

Sol.    Perché come Maria sappiamo stare accanto ai bambini, ai ragazzi, alle persone che ci vengono affidate con pazienza, umiltà e mansuetudine: 

Tutte Fa’ che la speranza abiti tra di noi!

Sol.    Perché come Maria cresciamo nella libertà interiore, nella generosità e nella carità:

Tutte Fa’ che la speranza abiti tra di noi!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Ottava stazione: Gesù muore sulla croce

Quando facciamo morire la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere la Scrittura: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno d’aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. E dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: «Tutto è compiuto!». E, chinato il capo, spirò.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini:

Sol.    Quando la fatica del lavoro educativo, lo scoraggiamento per il fallimento del nostro apostolato, la noia di ripetere tante volte le stesse cose mettono a dura prova la nostra resistenza:

Tutte Liberaci dalla tentazione di far morire la speranza!

Sol.    Quando la nostra vita non sperimenta la gioia di aprirsi a Te e al Tuo eterno amore:

Tutte Liberaci dalla tentazione di far morire la speranza!

Sol.    Quando la paura della nostra debolezza, del peccato e della fragilità non ci fa gustare la forza e la bellezza della Tua presenza:

Tutte Liberaci dalla tentazione di far morire la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.

Nona stazione: La sepoltura

Quando seppelliamo la speranza

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo.

Dal vangelo secondo Giovanni

Dopo questi fatti, Giuseppe d’Arimatèa, che era discepolo di Gesù, ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di prendere il corpo di Gesù. Pilato lo concesse. Allora egli andò e prese il corpo di Gesù. Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.

Preghiamo con il venerabile Pietro Marcellino Corradini:

Sol.    Quando non sappiamo vedere l’impronta divina che anima la nostra missione educativa, fatta di vicinanza, tenerezza, fiducia:

Tutte Liberaci dalla tentazione di seppellire la speranza!

Sol.    Quando non abbiamo il coraggio di confrontarci con la verità di noi stesse:

Tutte Liberaci dalla tentazione di seppellire la speranza!

Sol.    Quando trascuriamo il dono di Dio che è in noi e nei nostri ragazzi:

Tutte Liberaci dalla tentazione di seppellire la speranza!

Breve pausa di silenzio

Santa madre de’ voi fate, che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.


Padre nostro

Preghiera conclusiva

Signore Gesù, Parola eterna del Padre, per noi ti sei fatto silenzio.

E nel silenzio c’è ancora una parola che vogliamo dirti,

ripensando al cammino della Via crucis percorsa con te: grazie!

Grazie, Signore Gesù, per la mitezza che confonde la prepotenza.

Grazie, per il coraggio con cui hai abbracciato la croce.

Grazie, per la pace che sgorga dalle tue ferite.

Grazie, per averci donato come nostra Madre la tua santa Madre.

Grazie, per l’amore mostrato davanti al tradimento.

Grazie, per aver mutato le lacrime in sorriso.

Grazie, per aver amato tutti senza escludere nessuno.

Grazie, per la speranza che infondi nell’ora della prova.

Grazie, per la misericordia che risana le miserie.

Grazie, per esserti spogliato di tutto per arricchirci.

Grazie, per aver mutato la croce in albero di vita.

Grazie, per il perdono che hai offerto ai tuoi uccisori.

Grazie, per avere sconfitto la morte.

Grazie, Signore Gesù, per la luce che hai acceso nelle nostre notti.